Chi siamo

Mamme e papa, nonne e nonni, zie e zii, ma soprattutto bambini, vorrei raccontarvi la storia di una bellissima avventura: quella dell’asilo nido “Il Sentiero della Fiabe”. La passione e l’amore incondizionato per i bambini mi hanno accompagnata sempre, in tutta la mia vita.. sono sempre stata affascinata dal loro essere una vera e propria fonte di energia, di continua scoperta e di vero e proprio insegnamento per “noi grandi”, dalla loro capacità di fidarsi senza remore e di darsi nella più totale gratuità. Ed è proprio da questa passione che è nato il progetto di aprire un nido tutto mio: dopo una laurea in “Scienze dell’educazione e della formazione” e il successivo conseguimento dell’attestato di specializzazione in “Coordinatore Pedagogico”, dopo anni di lavoro presso altre strutture, ho deciso di realizzare il mio grande sogno! Ho pensato a lungo al posto in cui dar vita alla struttura, e poi come spesso accade nella vita, la risposta si è fatta chiara ai miei occhi: non ci sarebbe stato luogo migliore di quella che un tempo fu casa dei miei nonni. L’asilo infatti, sorge al piano terra di una villetta, circondato da un ampio e rigoglioso giardino in cui i bambini potranno giocare all’aperto in totale tranquillità e sicurezza, troveranno opportunità di scoperta, ricerca, esplorazione e conoscenza, e potranno fortificare il loro rapporto con la natura. Il tutto, in una zona residenziale centrale, ma al tempo stesso tranquilla e appartata, non disturbata dal traffico e dall’inquinamento e rumori cittadini. Mi piace pensare che quelle mura e quel giardino, in cui io stessa ho mosso i primi passi, pronunciato le prime parole, iniziato a correre e saltare, il luogo della mia infanzia e che mi ha regalato i ricordi più dolci e spensierati, possa essere anche quello in cui i vostri bimbi potranno crescere, tagliare i loro piccoli-grandi traguardi, e fare esperienze che porteranno per sempre con sé.

Perché il nome “Il Sentiero della Fiabe”?

Tra i ricordi più teneri della mia infanzia, c’è sicuramente la lettura: le favole che prima di dormire mi leggevano i miei genitori, la “casetta” sotto il tavolo del salone in cui ci rifugiavamo io e mia nonna circondate da libri, gli zainetti sempre pieni di fiabe da leggere. Un amore per la lettura e per il mondo magico delle fiabe, un mondo in cui tutto è possibile, che affonda le sue radici proprio nei miei primi anni di vita e che non si è mai spento. E questo amore per la lettura è proprio ciò che vorrei trasmettere ai bambini: nella nostra struttura, una delle routine giornaliere sarà proprio “l’angolo del libro”, consapevoli degli innumerevoli e significativi risvolti che la lettura ad alta voce ai bambini riveste per lo sviluppo della loro personalità, sul piano relazionale, emotivo, cognitivo, linguistico, sociale e culturale. Da sempre i bambini amano farsi raccontare storie, e da sempre noi adulti amiamo raccontarle, a dimostrazione di quanto la lettura di libri, racconti e fiabe, rafforzi la relazione affettiva tra adulti e bambini. Studi recenti di psicologia cognitiva e di linguistica, hanno sottolineato inoltre l’importanza fondamentale che la lettura sin dai primi mesi di vita riveste per lo sviluppo cognitivo dei bambini, poiché stimola l’espressione a livello linguistico, la successiva capacità di lettura e scrittura, le facoltà relative all’ascolto, all’attenzione e alla concentrazione, l’esercizio della fantasia e dell’immaginazione ecc.

Leggere ai bambini, consente inoltre di lavorare sul piano della loro autonomia affettiva e sulla loro “competenza emotiva” (cioè la capacità di riconoscere, nominare e accettare le emozioni proprie e altrui, anche negative), e di affrontare emozioni difficili (come la rabbia, la gelosia, la paura, il distacco ..) e tematiche “scottanti” (come la nascita di un fratellino, il controllo degli sfinteri, l’integrazione, il ciuccio..). E tra i vari libri che proporremo ai bambini, non mancheranno le fiabe: il bambino entra completamente nel mondo fatato, si veste degli abiti e delle azioni dei protagonisti, ed eccolo diventare allora una fata, un leone, un re o una principessa! E attraverso le fiabe, mediante l’uso della metafora, si aiutano i bambini a scoprire diversi modi per interpretare le situazioni e risolverle, ad avere pazienza e coraggio, ad essere empatici, ad imparare regole di comportamento; le favole aiutano i bambini ad affrontare problemi umani universali, soprattutto quelli che preoccupano la loro mente, ad esorcizzare ansie e paure, a comprendere e gestire le loro emozioni. Perché, come diceva Gianni Rodari: “Le fiabe aiutano a ricordare, a rivivere, a esplorare il mondo, a classificare persone, destini, avvenimenti. Aiutano a costruire le strutture dell’immaginazione, che sono le stesse del pensiero. A stabilire il confine tra le cose vere e le cose inventate. Insomma, se le fiabe non esistessero, bisognerebbe inventarle”.

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